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1 Luglio 2004 - Nubifragio sulla città di Lecco  

 
- TERZA ED ULTIMA PARTE -      
 Le foto del nubifragio  
 
Qui di seguito pubblichiamo un paio di foto scattate durante il nubifragio in prossimità della nostra stazione meteo (Lecco centro - zona Parco Belvedere).
La prima foto parla da sola: un impressionante muro d'acqua investe la città, limitando la visibilità a circa 50-100 metri:

Foto nubifragio in atto

Una foto scattata con il flash rende forse meglio l'idea di quale fosse l'atmosfera in quegli istanti di autentico nubifragio:

Foto nubifragio con flash

C'è davvero acqua dappertutto... si nota anche qualche sporadico chicco di grandine, anche se di piccole dimensioni (<1cm).
Le forti raffiche di vento (fino a 75 Km/h), che hanno preceduto e accompagnato il temporale, sono state responsabili di parecchi danni. Ecco un esempio:

Foto danni causati dal vento

La pianta nella foto è stata purtroppo vittima di una raffica troppo violenta: urtando il suolo il vaso si è danneggiato.

Le tre spettacolari foto che proponiamo di seguito sono state gentilmente inviate a MeteoLecco da Giovanna Lissoni, a cui vanno i nostri complimenti. Scattate in località Lecco Maggianico (guardando in direzione Nord), riprendono in sequenza, a distanza di pochi secondi, l'avanzamento del fronte temporalesco sulla città:

L'avanzamento del temporale: foto n.1

L'avanzamento del temporale: foto n.2

L'avanzamento del temporale: foto n.3

Veramente notevole la rapidità con cui la città è stata investita dal nubifragio. Bellissimo il fracto-cumulo nella prima foto (la nube più chiara e frastagliata vicina al suolo): si tratta di una tipica formazione nuvolosa che si sviluppa sempre davanti l'area delle precipitazioni. Essa rivela la presenza di una corrente discendente ("outflow") pittosto intensa.
Attenzione ad un dettaglio curioso: nella seconda foto, in basso al centro, si nota una nuvola di detriti che si solleva dal suolo. Con ogni probabilità si è trattato di un violento colpo di vento ("downburst") causato dal passaggio del fronte di raffica ("gust front"), anche se non è completamente da escludere l'ipotesi che per un attimo ci sia stato un tentativo di formazione di un piccolo tornado. Sarebbe interessante raccogliere qualche testimonianza per verificare se sul posto si sia avvistato o meno qualche fenomeno vorticoso.

I disagi causati dal nubifragio nel comprensorio lecchese sono sono stati numerosi, fortunatamente però senza gravi conseguenze sulle persone.
La viabilità locale è rimasta semi-paralizzata in seguito alla formazione di gigantesche pozze d'acqua, specialmente in prossimità delle gallerie dell'attraversamento di Lecco (SS36).
Parecchie inoltre le segnalazioni di alberi sradicati, tetti danneggiati, cartelloni divelti, scantinati e sottopassi allagati. Nel complesso, tuttavia, i danni sono stati tutto sommato contenuti dal fatto che al temporale non si è accompagnata grandine di grosse dimensioni. Sarebbero bastate un paio di condizioni favorevoli in più per scatenare una tempesta con chicchi delle dimensioni di palle da golf, che avrebbero flagellato le migliaia di auto in circolazione per la città a quell'ora del pomeriggio.

 
 Parlano di noi...  
 
Il quotidiano locale "La Provincia" di Lecco, nell'edizione di venerdì 2 Luglio 2004, ha pubblicato in prima pagina un articolo in merito a questo nubifragio. Nel corpo dell'articolo è stato fatto riferimento ai dati registrati dalla nostra stazione meteo:

Articolo de "La Provincia" di Lecco di Venerdì 2 Luglio 2004
 
 Considerazioni conclusive  
 
L'elevato tasso di umidità presente nell'aria ha notevolmente amplificato l'intensità delle precipitazioni, che, per quanto siano state particolarmente copiose, non sono state accompagnate da fenomeni particolarmente violenti. L'assenza di grandine (se non di piccole dimensioni) e di venti a componente rotatoria, nonché la debole attività elettrica, hanno limitato i danni a qualche allagamento di moderata entità. Le improvvise e violente raffiche di vento, che tipicamente anticipano e accompagnano le fasi iniziali di questi fenomeni, hanno tuttavia danneggiato le strutture più deboli (cartelloni, lamiere, vasi, etc...).
Fenomeni di questa portata sono abbastanza comuni nelle nostre regioni: piuttosto insolito è stato però il fatto che il sistema temporalesco abbia attraversato in pieno il centro urbano di Lecco in uno dei momenti di massima intesità.
 
 
Matteo Negri - MeteoLecco   
 
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